Fornire tutti gli elementi conoscitivi, sia sotto il profilo storico che sociologico, per comprendere il fenomeno mafioso nelle sue diverse forme di espressione, fornendo in tal modo anche le basi cognitive per meglio contestualizzare le disposizioni penalistiche della legislazione antimafia.
Prerequisiti
Corso da frequentare nel corso del quarto anno. (I° semestre).
Metodi didattici
Didattica frontale con esame di casi pratici e interventi degli studenti.
Verifica Apprendimento
Prova scritta e discussione orale.
Testi
Parti selezionate di: E. Ciconte, Storia criminale, Rubettino. G. Pignatone – M. Prestipino, Modelli criminali, Laterza editore. Lettura: I. Meli, Casamonica, Melampo.
Contenuti
Definizione del tema oggetto del corso: gli elementi costitutivi del genoma di ogni tipo di mafia, il fenomeno mafioso si declina al plurale, quindi dalla mafia alle mafie. La capacità evolutiva delle mafie nei grandi mutamenti economici e politici che hanno caratterizzato la vita del Paese. Questioni di metodo: la narrazione sulle mafie, la narrazione delle mafie. Individuazione delle fonti: le parole dei mafiosi come fonte primaria di conoscenza. Origine e pericolosità della parola nella ricostruzione del potere criminale che le organizzazioni mafiose esercitano. La doppiezza della parola, la seduzione ingannevole della sua fascinazione non solo come modo di esercizio del potere, ma anche come fondamento della sua stessa accumulazione. Studio ed analisi del linguaggio mafioso e dei relativi codici simbolici quali strumento di comprensione del fenomeno mafioso. Modelli criminali a confronto nelle mafie storiche: Cosa Nostra, ‘Ndrangheta e Camorra. La struttura delle associazioni di tipo mafioso: l’adesione, l’organizzazione interna, le articolazioni territoriali tra esigenze di decentramento e necessità di accentramento. L’evoluzione del modello strutturale nelle diverse associazioni mafiose. Il profilo identitario del sodalizio: famiglia di mafia e famiglia di sangue. La governance delle organizzazioni mafiose: tipologia della leadership mafiosa, esistenza e struttura degli organi di vertice, modalità di esercizio del comando, rapporti tra organo dirigente e articolazioni territoriali. Evoluzione delle forme di governo: dai modelli (apparentemente) democratico – elettivi ai sistemi di cooptazione personalizzata della “dirigenza”. L’arte del comando: casistica sulle modalità di esercizio del potere all’interno delle organizzazioni mafiose. Il sistema relazionale delle organizzazioni mafiose: I rapporti con pezzi della socità civile, imprenditoria, politica, istituzioni, mondo delle libere professioni. Evoluzione e confronti dei diversi modelli relazionali. L'espansione delle organizzazioni mafiose e la penetrazione dei loro interessi nei mercati fuori dai territori di origine. Modelli a confronto: investimenti occasionali, presenze organizzate, costituzione di strutture e articolazioni stabilizzate nel Nord del Paese, negli stati dell’Unione europea ed oltreocenao. Il caso della ‘Ndrangheta: esportazione dal territorio di origine di struttura, metodo mafioso e sistema relazionale. Organizzazioni mafiose tradizionali e “nuove mafie”: le mafie straniere, la delocalizzazione delle mafie tradizionali, le c.d. “piccole mafie”. Il caso Roma. La comunicazione delle mafie: la disinformazione di massa dalla “spiegazione culturale” delle origini fino alle teorie negazioniste e riduzioniste sulla strutture, sulle attività e sul sistema relazionale. Evoluzione delle associazioni di tipo mafioso verso nuovi sistemi criminali integrati ed espansione dell’utilizzazione del metodo mafioso nei settori criminali di altra matrice, dalla criminalità comune a quella di tipo economico.
Risultati di Apprendimento Attesi
Entrare in possesso di strumenti di interpretazione e di valutazione mirati per ampliare il proprio know – how culturale, giuridico e, in prospettiva, anche professionale.
Criteri Necessari per l'Assegnazione del Lavoro Finale
Discussione tematica con il docente su proposta dello studente