Tipo Corso:
Laurea Magistrale
Durata (anni):
2
Dipartimento:
Sede:
Roma - Libera Università Internazionale Studi Sociali "Guido Carli" (LUISS)
Url:
Programma E Obiettivi
Obiettivi
LDS è disegnata in maniera tale da consentire un graduale livellamento delle competenze e conoscenze orizzontali nell’arco del primo anno e poi consentire una graduale verticalizzazione e specializzazione nell’arco del secondo anno. Ne emerge una struttura progettata con le seguenti caratteristiche:
- un fusto fatto in prevalenza di materie giuridiche ma che si amplia con materie in ambito economico, politologico e tecnico;
- curricula verticali formulabili attraverso varie combinazioni;
- per ogni curriculum esami a scelta selezionabili da quattro diverse tipologie di materie (tecnico-scientifiche, giuridiche, economiche, socio-politiche);
- pre-corsi leveling (economici, giuridici, tecnici, linguistici) in ingresso per livellare le conoscenze di base tra studenti provenienti da diverse scienze sociali e tecniche;
- labs & soft skills durante il percorso per incrementare le competenze trasversali, non formali, applicate, imprenditoriali.
Il corso di laurea magistrale LDS è dunque pensato per unire alla preparazione giuridica conoscenze e competenze trasversali. Il programma di formazione fornisce nel primo anno un solido strumentario di analisi economica/interdisciplinare del diritto pubblico e privato dell’innovazione, un’introduzione ai fondamenti delle nuove tecnologie (Internet of Things; algoritmi e coding; Machine Learning; Crittografia e firma digitale; Blockchain; Smart contracts; big data; cyber security; gestione degli aspetti giuridici di un progetto di innovazione digitale), l’offerta di un solido background metodologico (metodologia dell’analisi giuridica applicata alle scienze, metodologia delle scienze sociali; analisi dei dati; user experience; analisi empirica del diritto; neurodiritto e giustizia predittivi; etica, responsabilità e sostenibilità, ecc.).
Nel rispetto dei 30 crediti formativi in materie giuridiche previste dalla tabella ministeriale ed in coerenza con gli obiettivi formativi del corso di studio, gli insegnamenti caratterizzanti coprono le aree principali dello studio del diritto, dal pubblico al privato, includendo i profili relativi ai diritti della proprietà intellettuale senza escludere i profili più critici relativi agli aspetti penalistici e lavoristici. Gli strumenti metodologici del diritto sono oggetto di una specifica considerazione per consentire allo studente di sviluppare le chiavi di lettura utili ad interpretare e governare i processi di trasformazione digitale e transizione ecologica.
Uno dei curricula si concentra sui processi di trasformazione digitale nell’organizzazione e nell’azione del settore privato e pubblico. Tende a specializzare gli studenti sui profili manageriali e tecnici di gestione dell’innovazione dotandoli di strumenti necessari a governare le nuove forme di interazione, abilitate o intermediate dalle nuove tecnologie, tra privati o tra privati e pubblica amministrazione. Esso copre gli aspetti privatistici, pubblicistici, di proprietà intellettuale, assicurativi e lavoristici della tecnologia, in particolare gli smart contracts. Questo curriculum coprirà anche l’ambito di grande sviluppo è quello del settore fintech. In questo ambito stanno nascendo numerosissime realtà imprenditoriali, in Italia e all’estero e questo si traduce in un aumento di richieste di profili specializzati che siano in grado di gestire a vari livelli i profili legali legati all’uso delle tecnologie per digitalizzare i prodotti e i servizi finanziari tradizionali. La tutela della privacy è un altro degli aspetti fondamentali affrontati in questo indirizzo, per esempio sulle problematiche che la digitalizzazione in generale e l’open government in particolare possono incontrare nel garantire la protezione della privacy se non addirittura il controllo dell’uso dei dati da parte di chi questi dati li genera.
Un altro possibile curriculum si focalizza sull’intreccio tra innovazione e sostenibilità, intesa in chiave sociale, territoriale e ambientale, anche alla luce dei Sustainable Development Goals e della Nuova Agenda Urbana individuati delle Nazioni Unite. Particolare attenzione verrà dedicata alle nuove forme di economia come l’economia circolare oppure alla nuova vitalità di paradigmi economici tradizionali come l’economica collaborativa, l’economia sociale e solidale, l’economia culturale e creativa, l’economia locale/urbana. Il diritto al servizio delle scoperte scientifiche e delle forme di economia del benessere (i.e. salute, alimentazione, agricoltura, ecc.) costituirà un'altra delle caratteristiche chiave di questo indirizzo che sarà particolarmente apprezzato da chi vorrà lavorare nel settore del privato sociale, privato non profit e del privato purpose-driven. Il rapporto tra benessere sociale e tecnologia sarà la colonna portante di questo percorso approfondendo la capacità dell’evoluzione tecnologica di impattare su questioni di interesse generale e i connessi rischi ambientali, sociali, alimentari, territoriali, di salute, ecc.
Uno degli aspetti che potrebbe rendere unico questo percorso è proprio quello dedicato a questi aspetti che gli specialisti del settore definiscono la Innovation for Social Good. Questo curriculum sarà particolarmente attraente pertanto anche per chi intende occuparsi di tecnologia applicata al settore pubblico o delle organizzazioni che intendono produrre valore pubblico. Uno degli elementi di analisi principale saranno le innovazioni finanziarie, regolatorie e di contrattualistica pubblica introdotte dal diritto dell’UE e dal diritto nazionale per adeguare il diritto pubblico e dei contratti pubblici all’innovazione tecnologica, il procurement pubblico per l’innovazione. Su tutti i curricula si punterà in maniera decisa a stimolare lo spirito di "imprenditorialità" dei propri studenti per generare nuove soluzioni e nuove forme di impresa per l’innovazione pubblica, privata e sociale.
Gli esami a scelta saranno riconducibili a 4 diverse tipologie di materie (tecnico-scientifiche, giuridiche, economiche, socio-politiche).
Da un punto di vista metodologico, è incoraggiata già dal primo anno, ma si intensifica nel secondo anno, l’adozione di innovazioni metodologiche, dunque l’introduzione di corsi settoriali e corsi nei quali viene messo in luce l’aspetto pratico di applicazione delle teorie e metodologie interdisciplinari (strumenti giuridici innovativi per la gestione delle infrastrutture digitali; analisi di big data; creazione e gestione contenuti digitali) sia a livello di gruppo che a livello individuale; esercitazioni sugli ambienti wordpress, legal coding; uso e gestione di basi dati giuridiche; creazione di strategie per attivare partnership multi-attoriali per la governance delle innovazioni digitali). Saranno incoraggiati nell’ambito dei corsi l’uso di metodologie didattiche che stimolino le capacità trasversali degli studenti. A titolo di esempio, saranno organizzati moot court e tutorial su casi; analisi di giurisprudenza e casi studio; stesura di paper di ricerca, legal clinics.
Sarà coltivato già in fase di formazione l’ingaggio sul campo e con il mondo del lavoro in un’ottica di terza missione, life-large learning e soprattutto di ricerca e innovazione con lo scopo di consentire agli studenti del CdS di attivare da subito un rapporto diretto con il mondo dell’industria dell’innovazione tecnologica e scientifica.
Il corso di laurea potrà contare sull’utilizzo della piattaforma e-learning.
LDS proporrà diverse attività volte allo sviluppo di skills trasversali: da laboratori con focus sulle metodologie della ricerca scientifica, a percorsi volti a rafforzare le tecniche di comunicazione, di leadership e di capacità negoziale, a laboratori di etica, sostenibilità e responsabilità.
- un fusto fatto in prevalenza di materie giuridiche ma che si amplia con materie in ambito economico, politologico e tecnico;
- curricula verticali formulabili attraverso varie combinazioni;
- per ogni curriculum esami a scelta selezionabili da quattro diverse tipologie di materie (tecnico-scientifiche, giuridiche, economiche, socio-politiche);
- pre-corsi leveling (economici, giuridici, tecnici, linguistici) in ingresso per livellare le conoscenze di base tra studenti provenienti da diverse scienze sociali e tecniche;
- labs & soft skills durante il percorso per incrementare le competenze trasversali, non formali, applicate, imprenditoriali.
Il corso di laurea magistrale LDS è dunque pensato per unire alla preparazione giuridica conoscenze e competenze trasversali. Il programma di formazione fornisce nel primo anno un solido strumentario di analisi economica/interdisciplinare del diritto pubblico e privato dell’innovazione, un’introduzione ai fondamenti delle nuove tecnologie (Internet of Things; algoritmi e coding; Machine Learning; Crittografia e firma digitale; Blockchain; Smart contracts; big data; cyber security; gestione degli aspetti giuridici di un progetto di innovazione digitale), l’offerta di un solido background metodologico (metodologia dell’analisi giuridica applicata alle scienze, metodologia delle scienze sociali; analisi dei dati; user experience; analisi empirica del diritto; neurodiritto e giustizia predittivi; etica, responsabilità e sostenibilità, ecc.).
Nel rispetto dei 30 crediti formativi in materie giuridiche previste dalla tabella ministeriale ed in coerenza con gli obiettivi formativi del corso di studio, gli insegnamenti caratterizzanti coprono le aree principali dello studio del diritto, dal pubblico al privato, includendo i profili relativi ai diritti della proprietà intellettuale senza escludere i profili più critici relativi agli aspetti penalistici e lavoristici. Gli strumenti metodologici del diritto sono oggetto di una specifica considerazione per consentire allo studente di sviluppare le chiavi di lettura utili ad interpretare e governare i processi di trasformazione digitale e transizione ecologica.
Uno dei curricula si concentra sui processi di trasformazione digitale nell’organizzazione e nell’azione del settore privato e pubblico. Tende a specializzare gli studenti sui profili manageriali e tecnici di gestione dell’innovazione dotandoli di strumenti necessari a governare le nuove forme di interazione, abilitate o intermediate dalle nuove tecnologie, tra privati o tra privati e pubblica amministrazione. Esso copre gli aspetti privatistici, pubblicistici, di proprietà intellettuale, assicurativi e lavoristici della tecnologia, in particolare gli smart contracts. Questo curriculum coprirà anche l’ambito di grande sviluppo è quello del settore fintech. In questo ambito stanno nascendo numerosissime realtà imprenditoriali, in Italia e all’estero e questo si traduce in un aumento di richieste di profili specializzati che siano in grado di gestire a vari livelli i profili legali legati all’uso delle tecnologie per digitalizzare i prodotti e i servizi finanziari tradizionali. La tutela della privacy è un altro degli aspetti fondamentali affrontati in questo indirizzo, per esempio sulle problematiche che la digitalizzazione in generale e l’open government in particolare possono incontrare nel garantire la protezione della privacy se non addirittura il controllo dell’uso dei dati da parte di chi questi dati li genera.
Un altro possibile curriculum si focalizza sull’intreccio tra innovazione e sostenibilità, intesa in chiave sociale, territoriale e ambientale, anche alla luce dei Sustainable Development Goals e della Nuova Agenda Urbana individuati delle Nazioni Unite. Particolare attenzione verrà dedicata alle nuove forme di economia come l’economia circolare oppure alla nuova vitalità di paradigmi economici tradizionali come l’economica collaborativa, l’economia sociale e solidale, l’economia culturale e creativa, l’economia locale/urbana. Il diritto al servizio delle scoperte scientifiche e delle forme di economia del benessere (i.e. salute, alimentazione, agricoltura, ecc.) costituirà un'altra delle caratteristiche chiave di questo indirizzo che sarà particolarmente apprezzato da chi vorrà lavorare nel settore del privato sociale, privato non profit e del privato purpose-driven. Il rapporto tra benessere sociale e tecnologia sarà la colonna portante di questo percorso approfondendo la capacità dell’evoluzione tecnologica di impattare su questioni di interesse generale e i connessi rischi ambientali, sociali, alimentari, territoriali, di salute, ecc.
Uno degli aspetti che potrebbe rendere unico questo percorso è proprio quello dedicato a questi aspetti che gli specialisti del settore definiscono la Innovation for Social Good. Questo curriculum sarà particolarmente attraente pertanto anche per chi intende occuparsi di tecnologia applicata al settore pubblico o delle organizzazioni che intendono produrre valore pubblico. Uno degli elementi di analisi principale saranno le innovazioni finanziarie, regolatorie e di contrattualistica pubblica introdotte dal diritto dell’UE e dal diritto nazionale per adeguare il diritto pubblico e dei contratti pubblici all’innovazione tecnologica, il procurement pubblico per l’innovazione. Su tutti i curricula si punterà in maniera decisa a stimolare lo spirito di "imprenditorialità" dei propri studenti per generare nuove soluzioni e nuove forme di impresa per l’innovazione pubblica, privata e sociale.
Gli esami a scelta saranno riconducibili a 4 diverse tipologie di materie (tecnico-scientifiche, giuridiche, economiche, socio-politiche).
Da un punto di vista metodologico, è incoraggiata già dal primo anno, ma si intensifica nel secondo anno, l’adozione di innovazioni metodologiche, dunque l’introduzione di corsi settoriali e corsi nei quali viene messo in luce l’aspetto pratico di applicazione delle teorie e metodologie interdisciplinari (strumenti giuridici innovativi per la gestione delle infrastrutture digitali; analisi di big data; creazione e gestione contenuti digitali) sia a livello di gruppo che a livello individuale; esercitazioni sugli ambienti wordpress, legal coding; uso e gestione di basi dati giuridiche; creazione di strategie per attivare partnership multi-attoriali per la governance delle innovazioni digitali). Saranno incoraggiati nell’ambito dei corsi l’uso di metodologie didattiche che stimolino le capacità trasversali degli studenti. A titolo di esempio, saranno organizzati moot court e tutorial su casi; analisi di giurisprudenza e casi studio; stesura di paper di ricerca, legal clinics.
Sarà coltivato già in fase di formazione l’ingaggio sul campo e con il mondo del lavoro in un’ottica di terza missione, life-large learning e soprattutto di ricerca e innovazione con lo scopo di consentire agli studenti del CdS di attivare da subito un rapporto diretto con il mondo dell’industria dell’innovazione tecnologica e scientifica.
Il corso di laurea potrà contare sull’utilizzo della piattaforma e-learning.
LDS proporrà diverse attività volte allo sviluppo di skills trasversali: da laboratori con focus sulle metodologie della ricerca scientifica, a percorsi volti a rafforzare le tecniche di comunicazione, di leadership e di capacità negoziale, a laboratori di etica, sostenibilità e responsabilità.
Conoscenze e capacità di comprensione
Il laureato magistrale al termine del processo di apprendimento saprà identificare, generare, accompagnare e gestire processi di innovazione digitale e sostenibile all’interno di studi legali, così come di organizzazioni pubbliche, private e sociali. La digitalizzazione e la sostenibilità non si avvalgono al momento di modelli consolidati e richiedono l’intersezione tra sapere tecnico, giuridico, economico e di policy. L’incertezza connessa alla natura richiede l’acquisizione della capacità di identificare e minimizzare i fattori di rischio. Il al laureato magistrale sarà a tal fine equipaggiato con un mix di conoscenze tecniche, economiche, socio-politiche e giuridiche che lo porranno in grado di formulare soluzioni di, consigli su innovazioni digitali e/o sostenibili, monitorare l’andamento e misurare gli impatti di queste innovazioni. Grazie alle intersezioni disciplinari del CdS, il laureato magistrale sarà "un generalista specializzato, abitatore cosmopolita di un mondo in continua evoluzione".
Il raggiungimento di tali obiettivi formativi sarà conseguito attraverso gli insegnamenti previsti dal piano di studio che consente di specializzarsi in innovazione digitale, innovazione sostenibile o un mix fra le due tipologie che potremmo definire di "digitability" (ossia l’innovazione tecnologica e digitale per la sostenibilità). Le modalità di svolgimento dei piani di studio potranno prevedere lezioni frontali, lezioni seminariali, project work, case analysis, analisi empirica, attività laboratoriali volte alla generazione di un cd. "proof of concept" o all’acquisizione di soft skills.
Oltre a valutare l’apprendimento attraverso verifiche finali - in forma scritta e/o orale- verranno adottati dispositivi per la valutazione di tipo più qualitativo in itinere (attraverso project work, video, interviste questionari, griglie di valutazione).
L’attività didattica si svolge in un contesto dinamico, fondato sulla partnership tra chi insegna, chi apprende e il mondo reale. Il ruolo attivo degli studenti verrà garantito non solo nel processo di apprendimento, ma anche in quello di valutazione:
• self-assesment (autovalutazione)
• peer-assesment (co-valutazione)
• assesment (etero-valutazione)
Il raggiungimento di tali obiettivi formativi sarà conseguito attraverso gli insegnamenti previsti dal piano di studio che consente di specializzarsi in innovazione digitale, innovazione sostenibile o un mix fra le due tipologie che potremmo definire di "digitability" (ossia l’innovazione tecnologica e digitale per la sostenibilità). Le modalità di svolgimento dei piani di studio potranno prevedere lezioni frontali, lezioni seminariali, project work, case analysis, analisi empirica, attività laboratoriali volte alla generazione di un cd. "proof of concept" o all’acquisizione di soft skills.
Oltre a valutare l’apprendimento attraverso verifiche finali - in forma scritta e/o orale- verranno adottati dispositivi per la valutazione di tipo più qualitativo in itinere (attraverso project work, video, interviste questionari, griglie di valutazione).
L’attività didattica si svolge in un contesto dinamico, fondato sulla partnership tra chi insegna, chi apprende e il mondo reale. Il ruolo attivo degli studenti verrà garantito non solo nel processo di apprendimento, ma anche in quello di valutazione:
• self-assesment (autovalutazione)
• peer-assesment (co-valutazione)
• assesment (etero-valutazione)
Capacità di applicare conoscenze e comprensione
Si ritiene di fondamentale importanza che gli studenti maturino la capacità di applicare la conoscenza acquisita a problemi reali del contesto professionale nell'ambito del quale si troveranno ad operare.
Occorre infatti che l'apprendimento sia orientato al mondo del lavoro, affinchè le conoscenze e competenze acquisite siano trasferibili in modo fluido dal percorso formativo al lavoro, tracciando, in tal modo, una linea continua tra l'università e la realtà post-universitaria .
Le attività didattiche si svolgeranno in un contesto dinamico e compartecipativo in cui gli studenti giocano un ruolo attivo sia nell’apprendimento che nel processo di valutazione.
Gli insegnamenti prevedono:
- Discussione di casi di studio, che gli studenti dovranno leggere prima delle lezioni e discutere in aula con la moderazione del docente;
- Project work di gruppo, in cui gli studenti sono chiamati durante il corso ad applicare le conoscenze acquisite ad un problema tipico del contesto professionale in cui dovranno operare, dimostrando non solo di sapere applicare le conoscenze acquisite ma anche di saper lavorare in gruppo per il raggiungimento di un obiettivo comune;
Tutti gli insegnamenti saranno, pur nelle varie declinazioni e caratterizzazioni, votati a fornire gli strumenti e i concetti necessari per affrontare le sfide a cui le organizzazioni e le istituzioni sono e saranno sempre più esposte. Tali sfide attraversano vari contesti disciplinari - es. trasformazioni digitali delle funzioni e dei processi organizzativi, Big Data, Internet of Things, logiche di interazione 4.0 e 5.0, logiche di "agile organizing", interazione intelligenza umana/intelligenza artificiale, soluzioni tecniche ed organizzative che favoriscono l’economia collaborativa, circolare, l’immediata applicabilità di soluzioni scientifiche idonee a combattere il cambiamento climatico e più in generale a fluidificare la transizione ecologica e sociale - e sempre più caratterizzeranno l'operatività delle persone. In sede di micro-progettazione, pertanto, particolare attenzione sarà dedicata all'esplorazione dei temi che impattano in primo luogo imprese e istituzioni internazionali, per poi propagarsi alle altre entità sociali.
Metodologie utilizzate per verificare le conoscenze e capacità degli studenti: case studies, project work, analisi empirica, PBL.
Inoltre, sono programmati corsi di coding per lo sviluppo delle competenze digitali a vario livello (corsi creativi, corsi digital, peer learning – students for students, project work, tech cineforum, ecc.) che avranno luogo nel LOFT uno spazio concepito per ospitare e potenziare una cultura accademica basata sul design thinking, sulla tecnologia e sulla creatività.
Occorre infatti che l'apprendimento sia orientato al mondo del lavoro, affinchè le conoscenze e competenze acquisite siano trasferibili in modo fluido dal percorso formativo al lavoro, tracciando, in tal modo, una linea continua tra l'università e la realtà post-universitaria .
Le attività didattiche si svolgeranno in un contesto dinamico e compartecipativo in cui gli studenti giocano un ruolo attivo sia nell’apprendimento che nel processo di valutazione.
Gli insegnamenti prevedono:
- Discussione di casi di studio, che gli studenti dovranno leggere prima delle lezioni e discutere in aula con la moderazione del docente;
- Project work di gruppo, in cui gli studenti sono chiamati durante il corso ad applicare le conoscenze acquisite ad un problema tipico del contesto professionale in cui dovranno operare, dimostrando non solo di sapere applicare le conoscenze acquisite ma anche di saper lavorare in gruppo per il raggiungimento di un obiettivo comune;
Tutti gli insegnamenti saranno, pur nelle varie declinazioni e caratterizzazioni, votati a fornire gli strumenti e i concetti necessari per affrontare le sfide a cui le organizzazioni e le istituzioni sono e saranno sempre più esposte. Tali sfide attraversano vari contesti disciplinari - es. trasformazioni digitali delle funzioni e dei processi organizzativi, Big Data, Internet of Things, logiche di interazione 4.0 e 5.0, logiche di "agile organizing", interazione intelligenza umana/intelligenza artificiale, soluzioni tecniche ed organizzative che favoriscono l’economia collaborativa, circolare, l’immediata applicabilità di soluzioni scientifiche idonee a combattere il cambiamento climatico e più in generale a fluidificare la transizione ecologica e sociale - e sempre più caratterizzeranno l'operatività delle persone. In sede di micro-progettazione, pertanto, particolare attenzione sarà dedicata all'esplorazione dei temi che impattano in primo luogo imprese e istituzioni internazionali, per poi propagarsi alle altre entità sociali.
Metodologie utilizzate per verificare le conoscenze e capacità degli studenti: case studies, project work, analisi empirica, PBL.
Inoltre, sono programmati corsi di coding per lo sviluppo delle competenze digitali a vario livello (corsi creativi, corsi digital, peer learning – students for students, project work, tech cineforum, ecc.) che avranno luogo nel LOFT uno spazio concepito per ospitare e potenziare una cultura accademica basata sul design thinking, sulla tecnologia e sulla creatività.
Autonomia di giudizi
Il laureato è in grado autonomamente di integrare le conoscenze e di analizzare la complessità dei fenomeni giuridici nei diversi aspetti, cogliendo la connessione tra tra sapere tecnico, giuridico, economico e di policy. Il pensiero critico è alla base dell'autonomia di giudizio che il laureato saprà avere.
Nello specifico, saranno sviluppate adeguatamente competenze di pensiero critico, di problem solving, problem-framing, di autogestione, di lavoro di squadra, di imprenditorialità, di relazione e comunicazione, che vanno a valorizzare e a rendere maggiormente spendibili le competenze disciplinari.
Il laureato avrà gli strumenti critici per comprendere l'opportunità dell'utilizzo delle tecnologie digitali a vari livelli e in varie aree; conoscerà l’importanza delle nuove tecnologie, saprà utilizzarle e contestualizzarle all’interno di un frame ampio e transdisciplinare, ma saprà parimenti in grado di capirne l'impatto anche in termini di limiti, rischi, responsabilità e saprà dunque usarle, filtrarle, valutarle e gestirle, in modo consapevole.
Tale capacità è conseguita attraverso l’uso di problem based learning, quindi non solo mediante didattica tradizionale, anche mediante la frequenza a laboratori ( es. legal clinics, negotiation, impact, civic engagement, labgov) e la realizzazione di project work che intendono offrire agli studenti una preparazione pratica, con verifiche periodiche dell'apprendimento in aula e fuori aula.
L'autonomia sarà valutata tramite prove scritte e stesure di commenti originali su tematiche oggetto di approfondimento.
Inoltre, l'assegnazione di progetti durante gli insegnamenti professionalizzanti quali analisi e risoluzione di casi reali, richiedono lo sviluppo di capacità per la raccolta e l'elaborazione di dati e informazioni aggiornate.
Il laureato è quindi in possesso di un set di strumenti ma anche di una attitudine ad applicarli in modo indipendente e originale all'analisi dei problemi che si troverà ad affrontare in contesto lavorativo.
Va sottolineato che il ruolo attivo degli studenti anche nel processo di valutazione (self-assesment, peer-assesment), garantisce il conseguimento dell'autonomia e della capacità di giudizio – che include il giudizio su sé stessi e giudicare le proprie performance confrontandole con quelle degli altri.
Nello specifico, saranno sviluppate adeguatamente competenze di pensiero critico, di problem solving, problem-framing, di autogestione, di lavoro di squadra, di imprenditorialità, di relazione e comunicazione, che vanno a valorizzare e a rendere maggiormente spendibili le competenze disciplinari.
Il laureato avrà gli strumenti critici per comprendere l'opportunità dell'utilizzo delle tecnologie digitali a vari livelli e in varie aree; conoscerà l’importanza delle nuove tecnologie, saprà utilizzarle e contestualizzarle all’interno di un frame ampio e transdisciplinare, ma saprà parimenti in grado di capirne l'impatto anche in termini di limiti, rischi, responsabilità e saprà dunque usarle, filtrarle, valutarle e gestirle, in modo consapevole.
Tale capacità è conseguita attraverso l’uso di problem based learning, quindi non solo mediante didattica tradizionale, anche mediante la frequenza a laboratori ( es. legal clinics, negotiation, impact, civic engagement, labgov) e la realizzazione di project work che intendono offrire agli studenti una preparazione pratica, con verifiche periodiche dell'apprendimento in aula e fuori aula.
L'autonomia sarà valutata tramite prove scritte e stesure di commenti originali su tematiche oggetto di approfondimento.
Inoltre, l'assegnazione di progetti durante gli insegnamenti professionalizzanti quali analisi e risoluzione di casi reali, richiedono lo sviluppo di capacità per la raccolta e l'elaborazione di dati e informazioni aggiornate.
Il laureato è quindi in possesso di un set di strumenti ma anche di una attitudine ad applicarli in modo indipendente e originale all'analisi dei problemi che si troverà ad affrontare in contesto lavorativo.
Va sottolineato che il ruolo attivo degli studenti anche nel processo di valutazione (self-assesment, peer-assesment), garantisce il conseguimento dell'autonomia e della capacità di giudizio – che include il giudizio su sé stessi e giudicare le proprie performance confrontandole con quelle degli altri.
Abilità comunicative
Il corso è interamente insegnato in inglese e contribuisce quindi alla padronanza di questa lingua anche in ambito lavorativo.
Per la natura stessa del corso e per gli obiettivi formativi che intende far acquisire, lo studente è proiettato in un contesto ove le capacità comunicative non si risolvono nel mero utilizzo di lingue veicolari, ma nello sforzo di sapersi relazionare ponendo attenzione ai diversi contesti.
I laureati dovranno avere capacità di comunicare le conclusioni del proprio processo di apprendimento, e di analisi e diagnosi dei problemi, in modo chiaro e non ambiguo, con un linguaggio che sia compreso sia da specialisti sia da non specialisti.
Per raggiungere questo obiettivo si ricorre, nei diversi insegnamenti, all'utilizzo da parte dei docenti di materiali didattici complementari ai libri di testo (articoli scientifici, articoli di stampa specializzata, report di imprese e istituzioni) che guidino lo studente all'acquisizione del linguaggio tecnico necessario e alla capacità di public speaking.
Modalità di verifica sarà la preparazione e la presentazione di progetti di ricerca, report e documenti che permetteranno di valutare le capacità di writing e di speaking e la conoscenza del linguaggio tecnico. Tale verifica avverrà sia in forma scritta che in forma orale.
Per la natura stessa del corso e per gli obiettivi formativi che intende far acquisire, lo studente è proiettato in un contesto ove le capacità comunicative non si risolvono nel mero utilizzo di lingue veicolari, ma nello sforzo di sapersi relazionare ponendo attenzione ai diversi contesti.
I laureati dovranno avere capacità di comunicare le conclusioni del proprio processo di apprendimento, e di analisi e diagnosi dei problemi, in modo chiaro e non ambiguo, con un linguaggio che sia compreso sia da specialisti sia da non specialisti.
Per raggiungere questo obiettivo si ricorre, nei diversi insegnamenti, all'utilizzo da parte dei docenti di materiali didattici complementari ai libri di testo (articoli scientifici, articoli di stampa specializzata, report di imprese e istituzioni) che guidino lo studente all'acquisizione del linguaggio tecnico necessario e alla capacità di public speaking.
Modalità di verifica sarà la preparazione e la presentazione di progetti di ricerca, report e documenti che permetteranno di valutare le capacità di writing e di speaking e la conoscenza del linguaggio tecnico. Tale verifica avverrà sia in forma scritta che in forma orale.
Capacità di apprendimento
L'utilizzo di metodologie didattiche che coinvolgano gli studenti e aumentino la loro capacità di autonomia di giudizio (casi, presentazioni, project work, progetti, analisi di dati) contribuirà alla loro responsabilizzazione e li renderà protagonisti del proprio processo di apprendimento.
Nel momento in cui gli studenti dovranno affrontare progetti o casi, svilupperanno una maggiore consapevolezza delle proprie conoscenze e delle proprie abilità e acquisiranno la capacità di organizzare in modo autonomo il proprio lavoro.
Un approccio problem-based nelle attività didattiche sarà fondamentale per far comprendere agli studenti che ogni nuovo caso o progetto richiederà l'applicazione delle conoscenze acquisite nel corso di studio, ma anche la ricerca autonoma di nuovi dati, la creazione di nuovi modelli e la definizione di soluzioni innovative.
L'utilizzo di modalità di verifica dell’apprendimento attraverso autovalutazioni, co-valutazioni (o peer-assesment) e valutazioni da parte del docente) contribuiranno a sviluppare la capacità di confrontarsi, di mettersi in discussione e di trovare soluzioni appropriate al raggiungimento degli obiettivi formativi, intesi in senso lato, vale a dire non semplicemente circoscritti al proprio piano di studi. L’innovazione metodologica deve infatti mirare alla qualità dell’apprendimento inteso come lo sviluppo di competenze di auto-apprendimento del soggetto che accresce continuamente il proprio bagaglio cognitivo, culturale e professionale, nella logica dell’apprendimento permanente.
L’ateneo è particolarmente attento all’innovazione dei processi di insegnamento e apprendimento ed è per questo che sta sviluppando nuovi approcci culturali, promuovendo percorsi esperienziali attraverso la costruzione di apprendimenti autentici (authentic learning), la personalizzazione dei processi di formazione, l’utilizzo delle tecnologie digitali, l’approfondimento di competenze trasversali, sempre all’interno della logica dell’apprendimento permanente (Lifelong/Lifewide learning).
L’obiettivo è di fornire agli studenti un percorso di formazione che li metta nella condizione di saper trasformare in opportunità di impiego professionale le competenze di ordine cognitivo e le acquisizioni culturali conseguite ai vari livelli.
Nel momento in cui gli studenti dovranno affrontare progetti o casi, svilupperanno una maggiore consapevolezza delle proprie conoscenze e delle proprie abilità e acquisiranno la capacità di organizzare in modo autonomo il proprio lavoro.
Un approccio problem-based nelle attività didattiche sarà fondamentale per far comprendere agli studenti che ogni nuovo caso o progetto richiederà l'applicazione delle conoscenze acquisite nel corso di studio, ma anche la ricerca autonoma di nuovi dati, la creazione di nuovi modelli e la definizione di soluzioni innovative.
L'utilizzo di modalità di verifica dell’apprendimento attraverso autovalutazioni, co-valutazioni (o peer-assesment) e valutazioni da parte del docente) contribuiranno a sviluppare la capacità di confrontarsi, di mettersi in discussione e di trovare soluzioni appropriate al raggiungimento degli obiettivi formativi, intesi in senso lato, vale a dire non semplicemente circoscritti al proprio piano di studi. L’innovazione metodologica deve infatti mirare alla qualità dell’apprendimento inteso come lo sviluppo di competenze di auto-apprendimento del soggetto che accresce continuamente il proprio bagaglio cognitivo, culturale e professionale, nella logica dell’apprendimento permanente.
L’ateneo è particolarmente attento all’innovazione dei processi di insegnamento e apprendimento ed è per questo che sta sviluppando nuovi approcci culturali, promuovendo percorsi esperienziali attraverso la costruzione di apprendimenti autentici (authentic learning), la personalizzazione dei processi di formazione, l’utilizzo delle tecnologie digitali, l’approfondimento di competenze trasversali, sempre all’interno della logica dell’apprendimento permanente (Lifelong/Lifewide learning).
L’obiettivo è di fornire agli studenti un percorso di formazione che li metta nella condizione di saper trasformare in opportunità di impiego professionale le competenze di ordine cognitivo e le acquisizioni culturali conseguite ai vari livelli.
Requisiti di accesso
Per essere ammessi al corso occorre essere in possesso di una laurea o del diploma universitario di durata triennale nella classi di laurea sottoindicate, ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo.
Possono accedere gli studenti iscritti/laureati in una delle seguenti classi di laurea:
L-36 (D.M. 270/04) e 15 (D.M. 509/99) – Scienze Politiche e delle relazioni internazionali
L-16 (D.M. 270/04) e 19 (D.M. 509/99) – Scienze dell’amministrazione
L-20 Classe delle Lauree in Scienze della Comunicazione e 14 (DM 509/99) - Scienze della comunicazione
LMG/01 Classe delle Lauree Magistrali a ciclo unico in Giurisprudenza
L‐14 (DM 270/04) e 2 (DM 509/99) – Scienze dei servizi giuridici
L‐18 (DM 270/04) e 17 (DM 509/99) – Scienze dell’economia e della gestione aziendale
L‐33 (DM 270/04) e 28 (DM 509/99) - Scienze Economiche
Gli studenti provenienti da classi di laurea diverse da quelle sopraindicate possono partecipare alla prova di ammissione solo se in possesso di almeno 48 crediti formativi universitari complessivi (conseguiti o da conseguire) all’interno di almeno due dei seguenti ambiti disciplinari:
• Economico SECS-P/01, SECS-P/02, SECS-P/03, SECS-P/04, SECS-P/05
• Aziendale SECS-P/06, SECS-P/07, SECS-P/08, SECS-P/09, SECS-P/10, SECS/P11,
• Giuridico IUS/01, IUS/02, IUS/04, IUS/05, IUS/07, IUS/08, IUS(09, IUS/10, IUS/13, IUS/17, IUS/20/IUS/21
• Ingegneristico ING-IND/35, ING-INF/05
• Informatico INF/01
• Matematico-Statistico SECS-S/01, SECS-S/03, SECS-S/04, SECS-S/06; MAT/06
Fermo restando quanto sopra, l'iscrizione è subordinata comunque alla verifica della personale preparazione e/o al superamento di una prova di ammissione e al possesso di un livello di competenza della lingua inglese almeno pari a B2. Per le modalità di verifica si rinvia a quanto definito nel bando pubblicato sul sito di Ateneo.
Considerato che gli obiettivi formativi qualificanti della classe stabiliscono che i laureati debbano essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell’Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari, per gli studenti stranieri con una conoscenza insufficiente della lingua italiana sarà prevista la frequenza di un corso di lingua italiana organizzato dall'Ateneo.
Possono accedere gli studenti iscritti/laureati in una delle seguenti classi di laurea:
L-36 (D.M. 270/04) e 15 (D.M. 509/99) – Scienze Politiche e delle relazioni internazionali
L-16 (D.M. 270/04) e 19 (D.M. 509/99) – Scienze dell’amministrazione
L-20 Classe delle Lauree in Scienze della Comunicazione e 14 (DM 509/99) - Scienze della comunicazione
LMG/01 Classe delle Lauree Magistrali a ciclo unico in Giurisprudenza
L‐14 (DM 270/04) e 2 (DM 509/99) – Scienze dei servizi giuridici
L‐18 (DM 270/04) e 17 (DM 509/99) – Scienze dell’economia e della gestione aziendale
L‐33 (DM 270/04) e 28 (DM 509/99) - Scienze Economiche
Gli studenti provenienti da classi di laurea diverse da quelle sopraindicate possono partecipare alla prova di ammissione solo se in possesso di almeno 48 crediti formativi universitari complessivi (conseguiti o da conseguire) all’interno di almeno due dei seguenti ambiti disciplinari:
• Economico SECS-P/01, SECS-P/02, SECS-P/03, SECS-P/04, SECS-P/05
• Aziendale SECS-P/06, SECS-P/07, SECS-P/08, SECS-P/09, SECS-P/10, SECS/P11,
• Giuridico IUS/01, IUS/02, IUS/04, IUS/05, IUS/07, IUS/08, IUS(09, IUS/10, IUS/13, IUS/17, IUS/20/IUS/21
• Ingegneristico ING-IND/35, ING-INF/05
• Informatico INF/01
• Matematico-Statistico SECS-S/01, SECS-S/03, SECS-S/04, SECS-S/06; MAT/06
Fermo restando quanto sopra, l'iscrizione è subordinata comunque alla verifica della personale preparazione e/o al superamento di una prova di ammissione e al possesso di un livello di competenza della lingua inglese almeno pari a B2. Per le modalità di verifica si rinvia a quanto definito nel bando pubblicato sul sito di Ateneo.
Considerato che gli obiettivi formativi qualificanti della classe stabiliscono che i laureati debbano essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell’Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari, per gli studenti stranieri con una conoscenza insufficiente della lingua italiana sarà prevista la frequenza di un corso di lingua italiana organizzato dall'Ateneo.
Esame finale
L'esame di laurea consiste nella discussione e valutazione di una dissertazione scritta (tesi), in lingua inglese. La tesi dovrà essere elaborata in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore e dovrà manifestare la maturità critica, letteraria, tecnico-scientifica corrispondente alle figure culturali e professionali specifiche della laurea magistrale.
La tesi qualifica in modo significativo il percorso formativo ed è il risultato di un'attività di ricerca, svolta sotto la guida di un docente relatore, su un tema riconducibile alle discipline che caratterizzano il curriculum dello studente. Nella tesi lo studente deve dimostrare padronanza delle basi metodologiche degli ambiti disciplinari rilevanti e deve approfondire un argomento specifico sviluppando aspetti teorici o aspetti applicativi e di natura empirica.
Il Relatore unitamente al Correlatore saranno garanti del lavoro svolto.
La tesi qualifica in modo significativo il percorso formativo ed è il risultato di un'attività di ricerca, svolta sotto la guida di un docente relatore, su un tema riconducibile alle discipline che caratterizzano il curriculum dello studente. Nella tesi lo studente deve dimostrare padronanza delle basi metodologiche degli ambiti disciplinari rilevanti e deve approfondire un argomento specifico sviluppando aspetti teorici o aspetti applicativi e di natura empirica.
Il Relatore unitamente al Correlatore saranno garanti del lavoro svolto.
Profili Professionali
Profili Professionali (2)
giuristi 4.0 (giuristi dell'innovazione)
Il giurista 4.0 non esercita la professione legale, è un esperto legale nel design e nel coding di nuove "regole di convivenza" in una fase di transizione digitale, tecnologica, climatica e sociale. Il profilo professionale che si intende formare deve essere in grado di:
• contribuire all'analisi e gestione del rischio in maniera non avversariale, come invece avviene per i giuristi impegnati nelle professioni legali tradizionali, bensì utilizzando legal design thinking e pensiero laterale in grandi imprese impegnate nell'innovazione digitale e sostenibile;
• contribuire ai processi di innovazione digitale e sostenibile di organizzazioni sociali e pubbliche amministrazioni elaborando soluzioni giuridiche e organizzative idonee allo scopo;
• creare legal start-ups o diventare business partners/advisors di start up centrate sull'innovazione digitale e sostenibile;
• svolgere attività di consulenza in favore/all'interno di studi legali specializzati nell'assistenza ad attività di business sull'innovazione digitale e sostenibile dove maggiori sono le problematicità dal punto di vista legale, come nel settore energetico o dell'information technology;
• guidare processi di innovazione digitale e sostenibile di medie e grandi law firms.
capacità di analisi giuridica, conoscenza delle categorie generali del diritto, analisi del rischio.
studi legali, pubbliche amministrazioni, lavoro autonomo, dipartimenti legali di grandi organizzazioni private e sociali.
innovation/sustainability officers/managers
Il manager dell’innovazione digitale e/o sostenibile è un system integrator, esperto non legale proveniente da lauree non giuridiche che lavora all’interno o nel coordinamento di business units integrate che gestiscono processi complessi tipici dell’innovazione digitale e/o sostenibile e che grazie al background giuridico con il quale il CdS lo equipaggia è maggiormente in grado di analizzare e gestire il rischio derivante da tali processi. Il profilo professionale che si intende formare deve essere in grado di:
• gestire o essere parte di un team integrato con diverse competenze tecniche, economiche che genera, accompagna, gestisce soluzioni di innovazione digitale e sostenibile;
• fluidificare processi di innovazione attraverso nuove soluzioni organizzative e gestionali e nuovi strumenti giuridici (contrattuali o regolatori che siano) che minimizzano tali rischi;
• integrare diversi operatori e fornitori di soluzioni necessarie alla produzione di innovazioni digitali e sostenibili;
• negoziare i termini contrattuali ed economici per l’integrazione di sistemi per l’innovazione digitale e sostenibile;
• monitorare l’impatto e la performance delle soluzioni e/o della propria organizzazione sotto il profilo dell’innovazione e della sostenibilità.
capacità transdisciplinari di system thinking, lateral thinking, risk management, basi di economia e politiche pubbliche
business units operative e verticali di grandi organizzazioni private; strutture trasversali di immediato riporto di vertici aziendali impegnate nei processi di innovazione digitale e sostenibile di queste grandi organizzazioni.
Insegnamenti
Insegnamenti (30)
6 CFU
48 ore
6 CFU
48 ore
6 CFU
48 ore
6 CFU
48 ore
6 CFU
48 ore
6 CFU
48 ore
EM38 - EMERGING TECHNOLOGIES: AI, MACHINE LEARNING, BLOCKCHAIN, IOT, 5G, QUANTUM & EDGE COMPUTING
Primo Semestre (09/09/2024 - 30/11/2024)
- 2024
Opzionale
6 CFU
48 ore
EM67 - ARTIFICIAL INTELLIGENCE & DIGITAL MARKETING
Primo Semestre (09/09/2024 - 30/11/2024)
- 2024
Opzionale
6 CFU
48 ore
6 CFU
48 ore
EM70 - EARTH SCIENCE, BIODIVERSITY, FOOD AND BIOECONOMY
Primo Semestre (09/09/2024 - 30/11/2024)
- 2024
Opzionale
6 CFU
48 ore
EM71 - CLIMATE JUSTICE, ESG & SUSTAINABLE INVESTING
Primo Semestre (09/09/2024 - 30/11/2024)
- 2024
Opzionale
6 CFU
48 ore
EM72 - DEEP TECH, ROBOTICS AND SPACE ECONOMY
Primo Semestre (09/09/2024 - 30/11/2024)
- 2024
Opzionale
6 CFU
48 ore
EM73 - SUSTAINABLE INFRASTRUCTURE AND MOBILITIES
Primo Semestre (09/09/2024 - 30/11/2024)
- 2024
Opzionale
6 CFU
48 ore
6 CFU
48 ore
EM75 - STRATEGIC NEGOTIATION AND CONFLICT MANAGEMENT
Primo Semestre (09/09/2024 - 30/11/2024)
- 2024
Opzionale
6 CFU
48 ore
6 CFU
48 ore
LDIS02 - MANAGEMENT OF CIRCULAR ECONOMY & ECOLOGICAL TRANSITION
Primo Semestre (09/09/2024 - 30/11/2024)
- 2024
Obbligatorio
6 CFU
48 ore
6 CFU
48 ore
M464 - LANGUAGE OF INNOVATION & SUSTAINABILITY
Primo Semestre (09/09/2024 - 30/11/2024)
- 2024
Obbligatorio
2 CFU
24 ore
M465 - LANGUAGE OF INNOVATION & SUSTAINABILITY
Primo Semestre (09/09/2024 - 30/11/2024)
- 2024
Obbligatorio
0 CFU
24 ore
M507 - MANAGEMENT OF INNOVATION & EMERGING TECHNOLOGIES
Primo Semestre (09/09/2024 - 30/11/2024)
- 2024
Obbligatorio
6 CFU
48 ore
6 CFU
48 ore
6 CFU
48 ore
M510 - REGULATION OF INNOVATION & SUSTAINABLE DEVELOPMENT
Primo Semestre (09/09/2024 - 30/11/2024)
- 2024
Obbligatorio
6 CFU
48 ore
6 CFU
48 ore
MNG01 - INTERNATIONAL PROJECT FINANCE & SUSTAINABILITY
Primo Semestre (09/09/2024 - 30/11/2024)
- 2024
Opzionale
6 CFU
48 ore
14 CFU
140 ore
2 CFU
24 ore
2 CFU
24 ore
2 CFU
24 ore
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Persone
Persone (28)
LecturerCollaboratori
Altro personale docente
CollaboratoriAssistant Professor (Research)
Altro personale docente
Altro personale docente
Altro personale docente
Altro personale docente
CollaboratoriAssistant Professor (Research)
Altro personale docente
Altro personale docente
Altro personale docente
Altro personale docente
Altro personale docenteDocenti di ruolo di IIa fascia
Altro personale docente
Altro personale docente
Docenti di ruolo di IIa fasciaAltro personale docente
Altro personale docente
Altro personale docente
Altro personale docente
Altro personale docente
Altro personale docente
Altro personale docente
CollaboratoriAssistant Professor (Research)
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